Il primo tratto scorre veloce, dapprima addirittura, non appena usciti dal paese, si scende per circa 1 Km dopo aver percorso circa 100 mt di strada asfaltata ed imboccata una strada a sinistra.
Dal terzo Km si comincia salire, anche se la pendenza è ancora molto dolce. Si passa attraverso un sentiero abbastanza largo in cui possiamo godere dei gradevoli odori delle erbe aromatiche. Si continua con un sali e scendi fino al 6° Km. Adesso la salita si fa più forte per circa 1 Km e si giunge al vivaio di Piano Noce 

dove, fra l'altro, si riproduce l'Abies nebrodensis, un particolare tipo di abete unico al mondo ed a rischio di estinzione. Ammireremo comunque alcuni esemplari più avanti lungo il percorso. Siamo al 7° Km circa e, dopo un breve tratto di pianura, si inizia a fare sul serio. Il sentiero comincia a salire verso il Monte dei Cervi. Arriveremo a circa 1.700 mt s.l.m. e, nell'ambito del 12° km, saliremo di ben 225 mt. Attenzione all'equipaggiamento! In questo tratto siamo allo scoperto ed il sole comincia a picchiare forte. Si consiglia l'uso di cappellino, crema protettiva per la pelle e copertura per la nuca.
Dopo l'arrivo in cima, siamo al 13° Km, ci lanciamo in un tratto di discesa all'interno di uno splendido bosco di faggi, che in questa zona regnano sovrani. Si passa dal rifugio del C.A.S. (Club Alpino Sicilano) purtroppo chiuso, in prossimità del quale troviamo un graditissimo punto di ristoro e si continua a scendere passando da Piano Cervi a mt 1.600 circa s.l.m. Si attraversa lo splendido piano e si comincia a scendere in picchiata fino al 20° Km. Giungiamo fino alla strada provinciale e, non appena la attraversiamo, riprendiamo nuovamente a salire. Passeremo dal cancello da cui ha inizio il sentiero della Forestale che conduce al Vallone Madonna degli Angeli ed a Piano Grande.
Si parte da quota 1.250 s.l.m. dal cancello di ingresso alla strada della Forestale per Quacella lungo la strada provinciale che da Portella Colla conduce a Polizzi Generosa.
Il cancello di ingresso a Quacella
Da qui si riprende a salire percorrendo, per circa 1.5 Km, una strada bianca ben definita che ci porterà all'inizio del sentiero degli Abies Nebrodensis.
Dopo il ponticello di legno ha inizio uno dei percorsi più suggestivi del tracciato. Percorsa la scalinata, si scende per circa 100 m fino ad arrivare all'ingresso del bosco ed alla prima recinzione che delimita l'area protetta nella quale si può ammirare il primo degli esemplari, unici al mondo, di Abies nebrodensis (abete dei Nebrodi). Da questo punto, una salita abbastanza impegnativa ci fa immergere nello splendido bosco di faggi circondati dallo incantevole scenario del vallone Madonna degli Angeli. Lungo la strada incontriamo anche una sorgente che risulta molto gradita a chi si trova nel bel mezzo di una salita come questa. In circa 1,5 Km giungiamo ad un bivio che, a destra, indica la strada per la prova non competitiva di 14 Km (e porta a C.da Sanguisughe ricongiungendosi con la parte finale della gara di 43 Km), a sinistra indica la direzione da prendere per l'Ecomaratona. Ci troviamo ad un altitudine di 1.550 m s.l.m. ed al 24° Km circa della gara.
Abies nebrodensis
La salita si fa più dolce e, passando per alcune pietraie, si arriva ad un boschetto di pini ed infine si giunge ad un piano fuori dal bosco dove, oltre a rifiatare dopo la salita, si può godere di uno splendido panorama. Percorrendo qualche centinaio di metri, infatti, nelle giornate di cielo sereno si possono scorgere di fronte a noi le isole Eolie. Siamo nel 25°Km circa a quota 1.630 s.l.m.
La strada si mantiene pressocchè pianeggiante per circa 1,5 Km. Quindi si giunge a Piano Iola. Ci ricongiungiamo con la strada della Forestale intrapresa all'inizio del percorso e, giunti ad un bivio, svoltiamo a destra verso Piano Grande (a sinistra si va verso il Vallone di Frà Paolo e Pomieri). La strada comincia a salire notevolmente per altri 650 m circa fino a raggiungere un grande pianoro percorso il quale si giunge a Piano Grande a 1.750 m s.l.m. al 27° Km.
Al bivio, imbocchiamo una strada ben segnata e larga che sale a sinistra verso monte San Salvatore. Si tratta di salita ma un pò più leggera rispetto alle precedenti ed, in circa 1.5 Km, giungiamo al punto più alto della gara. Siamo a 1.890 m s.l.m. ed al 29° Km. Il panorama ripaga ampiamente la fatica.
Imboccando il sentiero appena segnato sulla destra rispetto all'antenna posta sulla cima del monte percorriamo una delle parti più tecniche del percorso: la discesa che porta, attraverso un incantevole bosco di faggi, alla sorgente di Madonna dell'Alto. Sembra quasi di navigare sul tappeto di foglie di cui è ricoperto il tracciato a zig zag fra gli alberi.
Dopo circa 900 m di forte discesa finalmente si esce dal bosco e si giunge alla sorgente. Ormai è fatta .... mancano 350 m di forte salita e il santuario di Madonna dell'Alto è raggiunto. Un giro intorno alla costruzione, il punto di ristoro e siamo pronti ad affrontare la terribile discesa di circa 13.5 Km per portare a compimento la gara. Non prima però di aver ammirato tutto quanto si può vedere da quassù. Si scorge infatti il panorama di mezza Sicilia, l'Etna ed, a 360°, il parco delle Madonie.
Dal Santuario di Madonna dell'Alto ha inizio una discesa estremamente dura e tecnica. Sono circa 13 Km i primi 5-6 dei quali in un strada pietrosa e tortuosa con una pendenza accentuata. Successivamente la pendenza diminuisce per circa 3 Km, si passa attraverso una zona ricca di erba alta e molto soleggiata, si attraversa un piccolo ruscello molto insidioso (il sottoscritto è rimasto impantanato) ed infine si imbocca una strada bianca all'interno di un bosco. Siamo veramente alla fine, ancora 5 Km e scorgiamo nuovamente Polizzi Generosa. Da lontano la voce dello speaker ci fornisce le energie sufficienti per affrontare l'ultimo strappo per entrare nuovamente in paese. Alla fine entriamo in Via Garibaldi e scorgiamo l'arco dell'arrivo. Dalla rilevazione del mio GPS abbiamo percorso Km 43,350.
Ho dimenticato di ricordare il pasta party che si svolge la sera prima della gara. Anche questo è un momento da non perdere nel quale ritroviamo quello spirito e quel clima in cui non ci sono i più forti e i più scarsi, ma solo gli appassionati di questa disciplina che hanno in comune lo "spirito trail" ed insieme festeggiano, con le famiglie, l'amore per la natura e per lo sport.
Splendide immagini, splendida la Sicilia ed il Parco delle Madonie, viene voglia di correre nel verde ed in mezzo alla Natura.
RispondiEliminaSpirito Trail, tutto da correre, chissà... in un futuro ;-)
Certo sarebbe un onore avere la partecipazione anche di Filippo Running.
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