Dai laghi Pinter (olio su tela 30x90) di Stefania Paglialunga

dai laghi Pinter (olio su tela 30x90)

lunedì 20 dicembre 2010

Ecotrail della Ficuzza - 19 dicembre 2010


Che sarebbe stata un’avventura lo si capiva già dando un’occhiata al paesaggio ed alle condizioni meteo dei giorni scorsi. Ma, già dopo i primi due chilometri, il fango cominciava a far da padrone. Lo scioglimento dell’abbondante neve caduta nei giorni precedenti ha creato un’infinità di zone paludose. Si abbandona la strada dell’antica ferrovia e si sale per qualche centinaio di metri in mezzo al bosco. Poi si riprende la strada bianca e si attraversa una galleria, lo scorso anno piena di mucche in cerca di riparo dal caldo estivo, ma oggi invece completamente libera. Finalmente si arriva al primo punto di ristoro e si gira subito a sinistra cominciando la salita verso il passaggio forse più bello del percorso. Dopo un paio di chilometri infatti si percorre un tratto in quota dove la neve non è ancora completamente sciolta ed il pantano rende il nostro incedere più precario e rischioso. Il panorama vale veramente tutta la fatica e, ben presto, comincia una discesa molto tecnica in un vero e proprio fiume di fango. Stare in piedi risulta difficile, comunque mi lancio e riesco a percorrerla ad un buon ritmo cadendo una sola volta e scivolando di schiena per circa dieci metri. Si arriva ben presto al Gorgo Lungo, un laghetto naturale ancora parzialmente ghiacciato ma che nei mesi caldi è brulicante di vita, si gira subito a sinistra e si scende in picchiata verso il terzo punto di ristoro passando per lo splendido scenario offerto dal “Gorgo del Drago” e la “Peschiera del Re”. Si ricomincia quindi a salire nel bosco ed il fango aumenta sempre più. Uno di questi pantani rischia di inghiottire una delle mie scarpe. Resto con le calze in mezzo al fango. Riesco ad estrarla e metterla nuovamente al piede, comincia a pesare tanto e mi reca parecchio fastidio. Si arriva al “Pulpito del Re”, che è un trono scavato nella pietra in cui il re Ferdinando di Borbone si appostava per cacciare la selvaggina. Il sentiero continua fino ad intercettare nuovamente la strada bianca che percorriamo per circa 3,5 chilometri. Arrivati in prossimità di un fattoria abbandoniamo nuovamente la trazzera per cominciare la discesa finale che ci riporterà al punto di partenza. Navighiamo ancora nel fango abbondante, ma ormai non ci faccio più caso anche se le scarpe pesano tantissimo. Percorso il tratto nel bosco, si presenta l’ultimo pezzo di strada asfaltata. La scalinata ci porta nel grande prato dominato dal Real Casino di Caccia di Ficuzza. Sono veramente soddisfatto. Adesso vado incontro a Stefania che, anche se un po' attardata, si appresta a terminare questa impresa. Penso che anche lei sia soddisfatta quanto me e sono sicuro che sempre più spesso si unirà a questo mondo di pazzi ma felici.

Mappa del percorso

Altimetria




sabato 11 dicembre 2010

Ecotrail delle Cave di Croce Santa - Rosolini (SR) 8 dicembre 2010


La ASD Sportaction 

Partiamo alle ore 10 in punto. Siamo accompagnati da una splendida giornata. Dalla quota del Santuario cominciamo a salire lungo un percorso ricco di profumi intensi e dolci della nostra terra, la salvia, l'origano, le carrubbe. Qualcuno, sentendo il profumo del finocchietto, evoca la pasta con le sarde. Non appena emergiamo siamo sopra alla Cava e il paesaggio è orizzontale, piatto, pochi e radi gli alberi sono ulivi e carrubi maestosi e forti. Attraversiamo estesi campi, appena arati con la terra fine mobida piacevole da calpestare e nera, circondati da muretti a secco. Saltiamo spesso per superarli. Passiamo all'interno di un borgo contadino e percorriamo una strada letteralmente scavata nella roccia. Facciamo le acrobazie per non scivolare. La roccia calcarea chiara, erosa in ogni direzione dall'uomo dall'acqua e dal vento, è predominante. Entriamo nel letto di un fiume in secca ma non riusciamo ad evitare di impantanarci. Teniamo sempre d'occhio la fettuccia bianca e rossa che indica il percorso. Affrontiamo una scivolosa discesa ed arriviamo nuovamente all'eremo scavato nella roccia, luogo simbolo della pace e della tranquillità. Abbiamo percorso circa 12 Km ma la sensazione, almeno la mia, è di averne fatti molti in meno. Mi sento appagato. Attendo anche l'arrivo di Stefania. Anche lei appare soddisfatta, nonostante il dolore al ginocchio. Adesso si che sono veramente convinto che è valsa veramente la pena di percorrere circa 700 Km ed 8 ore di strada. Vedo l’espressione delle mie figlie. Anche loro mi appaiono serene e contente. Noi, che le feste le sognamo meno “comandate”, l'8 dicembre lo festeggiamo anche così.


Il nostro "uomo delle stelle" Franco Mura che la sera prima della gara ci ha fatto osservare il cielo di Rosolini

Percorso


Altimetria


domenica 31 ottobre 2010

Km verticale dei Carbonai - Castelbuono 24 ottobre 2010


Come ogni anno, siamo qui. Pronti a salire verso il cielo, a percorrere un solo chilometro ma non in lunghezza, bensì in altezza. Si compie ancora una volta un gesto che ti fa sentire forte, potente...che ti fa sentire libero e ti premia. Anche tutto questo è una gara di trail ed oggi c'erano 76 paia di occhi che, tutti insieme, puntavano verso un piccolo punto fuori dal bosco: il "Balzo del Gatto".






Percorso


Altimetria


lunedì 23 agosto 2010

E le betulle....stanno a guardare !!!!!!



Altimetria gara

La comune vita di ognuno di noi si riempie di magia ogni volta che si comincia a correre nella natura. La magia è data dal fatto che attraversando questi meravigliosi percorsi abbiamo l'opportunità di contemplare estatici lo spettacolo che ci viene offerto, non come di consueto seduti sulle poltrone ma da dentro la scena e ne diventiamo parte. Quindi da così vicino alla fabbrica di Efesto sentiamo pulsare il cuore della nostra terra, dei miti, delle oscure divinità ctonie, delle tradizioni. Questa nostra terra da qui ci sembra potente e di fronte alla Valle del Bove ci sentiamo quello che in realtà siamo di fronte alla natura. E' come se tutto nella nostra vita si ridimensionasse, anzi come se riacquistasse la  sua vera dimensione. Qui amiamo di più questa Sicilia e ci ripromettiamo di ricordarlo quando torneremo in città, nelle nostre case da dove l'indifferenza per ciò che le circonda non dovrà mai regnare.

lunedì 7 giugno 2010

Ecomaratona delle Madonie e...sei protagonista!!!


Non è come pensate vedendo la foto sopra. Si, ci vogliamo bene ma questi sono gli effetti collaterali dello spirito trail. Due agguerriti avversari in lotta per la vittoria finale che, prima della partenza, si scambiano tenere effusioni. No, non siamo ad un concorso di bellezza (lo si capisce dai soggetti), ma siamo all'Ecomaratona delle Madonie che anche quest'anno ha mostrato in pieno il suo fascino. Quasi duecento per la 44 Km, circa 60 per la 23 Km ed i partecipanti alla non competitiva di 14Km hanno affollato i sentieri del Parco delle Madonie, da Polizzi a Piano Cervi e da Quacella a Madonna dell'Alto. Dalle strade in pietra della "Generosa" Polizzi al sentiero verso Piano Noce ricco di odori di finocchietto di montagna e ginestre. Dal vivaio alla salita quasi verticale verso monte Cervi dove incontriamo un simpatico signore con una tromba che, a modo suo, incita gli atleti ansimanti a procedere verso Piano Cervi. Ho capito poi che, oltre ad incoraggiare, voleva fare frastuono per evitare eventuali incontri con i cinghiali presenti in gran numero in quella zona. Che dire di Piano Cervi: un piccolo Paradiso all'interno di un bosco di faggi, una distesa di erba che è difficile attraversare senza sdraiarsi o rotolarsi per cercare di goderlo al massimo. 
I volti sorridenti e la gentilezza dei ragazzi ai punti di ristoro, la salita degli Abies nebrodensis che, uno dopo l'altro, ci accompagnano lungo il Vallone Madonna degli Angeli; il panorama di Piano Grande, di Monte San Salvatore e, dulcis in fundo, la  gradevolissima discesa nel boschetto di faggi, fanno da preludio alle meraviglie che si possono scorgere dal santuario di Madonna dell'Alto. Poi, in discesa, cominciano i dolori per i piedi... "per i più fortunati". Ancora un pò e Polizzi ci accoglierà nuovamente a braccia aperte e ci darà appuntamento al prossimo anno.



Pubblichiamo con piacere la foto di una giovane promessa del trail siciliano che, dall'alto dei suoi 76 anni, ha percorso la prova non competitiva di 14 km. Un grande "mitico" a Ginuzzo Saitta.


Altimetria

domenica 16 maggio 2010

Un assaggio di.... Ecomaratona delle Madonie

Ci siamo quasi! Il giorno 6 giugno prenderà il via la 4° edizione dell'Ecomaratona delle Madonie, appuntamento fisso del circuito Ecotrail Sicilia e tappa fondamentale per chi vuole conoscere e interagire con le montagne siciliane. Si parte da Polizzi Generosa, ridente paese delle Madonie che è posto sopra ad una rocca ad un'altitudine di circa 900 m s.l.m. La partenza avviene dall'inizio della via Garibaldi in prossimità della Piazza Trinità dalla quale si può ammirare uno splendido panorama.

Il primo tratto scorre veloce, dapprima addirittura, non appena usciti dal paese, si scende per circa 1 Km dopo aver percorso circa 100 mt di strada asfaltata ed imboccata una strada a sinistra.
 

Dal terzo Km si comincia  salire, anche se la pendenza è ancora molto dolce. Si passa attraverso un sentiero abbastanza largo in cui possiamo godere dei gradevoli odori delle erbe aromatiche. Si continua con un sali e scendi fino al 6° Km. Adesso la salita si fa più forte per circa 1 Km e si giunge al vivaio di Piano Noce 
dove, fra l'altro, si riproduce l'Abies nebrodensis, un particolare tipo di abete unico al mondo  ed a rischio di estinzione. Ammireremo comunque alcuni esemplari più avanti lungo il percorso. Siamo al 7° Km circa e, dopo un breve tratto di pianura, si inizia a fare sul serio. Il sentiero comincia a  salire verso il Monte dei Cervi. Arriveremo a circa 1.700 mt s.l.m. e, nell'ambito del 12° km, saliremo di ben 225 mt. Attenzione all'equipaggiamento! In questo tratto siamo allo scoperto ed il sole comincia a picchiare forte. Si consiglia l'uso di cappellino, crema protettiva per la pelle e copertura per la nuca. 
Dopo l'arrivo in cima, siamo al 13° Km, ci lanciamo in un tratto di discesa all'interno di uno splendido bosco di faggi, che in questa zona regnano sovrani. Si passa dal rifugio del C.A.S. (Club Alpino Sicilano) purtroppo chiuso, in prossimità del quale troviamo un graditissimo punto di ristoro e si continua a scendere passando da Piano Cervi a mt 1.600 circa s.l.m. Si attraversa lo splendido piano e si comincia a scendere in picchiata fino al 20° Km. Giungiamo fino alla strada provinciale e, non  appena la attraversiamo, riprendiamo nuovamente a salire. Passeremo dal cancello da cui ha inizio il sentiero della Forestale che conduce al Vallone Madonna degli Angeli ed a Piano Grande. 



Si parte da quota 1.250 s.l.m. dal cancello di ingresso alla strada della Forestale per Quacella lungo la strada provinciale che da Portella Colla conduce a Polizzi Generosa.

 Il cancello di ingresso a Quacella

Da qui si riprende a salire percorrendo, per circa 1.5 Km, una strada bianca ben definita che ci porterà all'inizio del sentiero degli Abies Nebrodensis.

Inizio della salita 
Lungo la salita iniziale
Inizio sentiero degli Abies nebrodensis
Indicazioni percorso
Dopo il ponticello di legno ha inizio uno dei percorsi più suggestivi del tracciato. Percorsa la scalinata, si scende per circa 100 m fino ad arrivare all'ingresso del bosco ed alla prima recinzione che delimita l'area protetta nella quale si può ammirare il primo degli esemplari, unici al mondo, di Abies nebrodensis (abete dei Nebrodi). Da questo punto, una salita abbastanza impegnativa ci fa immergere nello splendido bosco di faggi circondati dallo incantevole scenario del vallone Madonna degli Angeli. Lungo la strada incontriamo anche una sorgente che risulta molto gradita a chi si trova nel bel mezzo di una salita come questa. In circa 1,5 Km giungiamo ad un bivio che, a destra, indica la strada per la prova non competitiva di 14 Km (e porta a C.da Sanguisughe ricongiungendosi con la parte finale della gara di 43 Km), a sinistra indica la direzione da prendere per  l'Ecomaratona. Ci troviamo ad un altitudine di 1.550 m s.l.m. ed al 24° Km circa della gara.

Inizio discesa iniziale 
Salita verso il bosco di faggi
Abies nebrodensis
Salita nel bosco
Bivio 43 Km - non competitiva


La salita si fa più dolce e, passando per alcune pietraie, si arriva ad un boschetto di pini ed infine si giunge ad un piano fuori dal bosco dove, oltre a rifiatare dopo la salita, si può godere di uno splendido panorama. Percorrendo qualche centinaio di metri, infatti, nelle giornate di cielo sereno si possono scorgere di fronte a noi le isole Eolie. Siamo nel 25°Km circa a quota 1.630  s.l.m.

Una delle pietraie
 Inizio del boschetto di pini
Dal piano al panorama                             
Le isole Eolie
La strada si mantiene pressocchè pianeggiante per circa 1,5 Km. Quindi si giunge a Piano Iola. Ci ricongiungiamo con la strada della Forestale intrapresa all'inizio del percorso e, giunti ad un bivio, svoltiamo a destra verso Piano Grande (a sinistra si va verso il Vallone di Frà Paolo e Pomieri). La strada comincia a salire notevolmente per altri 650 m circa fino a raggiungere un grande pianoro  percorso il quale si giunge a Piano Grande a 1.750 m s.l.m. al  27° Km.
Indicazioni al bivio
La salita verso Piano Grande
Il tratto prima di piano Grande
Vista di Polizzi Generosa              











Al bivio, imbocchiamo una strada ben segnata e larga che sale a sinistra verso monte San Salvatore. Si tratta di salita ma un pò più leggera rispetto alle precedenti ed, in circa 1.5 Km, giungiamo al punto più alto della gara. Siamo a 1.890 m s.l.m. ed al 29° Km. Il panorama ripaga ampiamente la fatica.

Il bivio per monte S. Salvatore
Cavalli bradi
La salita verso la cima
Il passaggio in cima
Imboccando il sentiero appena segnato sulla destra rispetto all'antenna posta sulla cima del monte percorriamo una delle parti più tecniche del percorso: la discesa che porta, attraverso un incantevole bosco di faggi, alla sorgente di Madonna dell'Alto. Sembra quasi di navigare sul tappeto di foglie di cui è ricoperto il tracciato a zig zag fra gli alberi.

Il sentiero verso la discesa 
La discesa nel bosco di faggi
Altro tratto di discesa
La sorgente
Dopo circa 900 m di forte discesa finalmente si esce dal bosco e si giunge alla sorgente. Ormai è fatta .... mancano 350 m di forte salita e il santuario di Madonna dell'Alto è raggiunto. Un giro intorno alla costruzione, il punto di ristoro e siamo pronti ad affrontare la terribile discesa di circa 13.5 Km per portare a compimento la gara. Non prima però di aver ammirato tutto quanto si può vedere da quassù. Si scorge infatti il panorama di mezza Sicilia, l'Etna ed, a 360°, il parco delle Madonie.

Indicazioni per il santuario
L'ultima fatica
Adesso siamo in cima
Il santuario di Madonna dell'Alto
L'Etna visto da quassù











Dal Santuario di Madonna dell'Alto ha inizio una discesa estremamente dura e tecnica. Sono circa 13 Km i primi 5-6 dei quali in un strada pietrosa e tortuosa con una pendenza accentuata. Successivamente la pendenza diminuisce per circa 3 Km, si passa attraverso una zona ricca di erba alta e molto soleggiata, si attraversa un piccolo ruscello molto insidioso (il sottoscritto è rimasto impantanato) ed infine si imbocca una strada bianca all'interno di un bosco. Siamo veramente alla fine, ancora 5 Km e scorgiamo nuovamente Polizzi Generosa. Da lontano la voce dello speaker ci fornisce le energie sufficienti per affrontare l'ultimo strappo per entrare nuovamente in paese. Alla fine entriamo in Via Garibaldi e scorgiamo l'arco dell'arrivo. Dalla rilevazione del mio GPS abbiamo percorso Km 43,350.
Ho dimenticato di ricordare il pasta party che si svolge la sera prima della gara. Anche questo è un momento da non perdere nel quale ritroviamo quello spirito e quel clima in cui non ci sono i più forti e i più scarsi, ma solo gli appassionati di questa disciplina che hanno in comune lo "spirito trail" ed insieme festeggiano, con le famiglie, l'amore per la natura e per lo sport.




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