Dai laghi Pinter (olio su tela 30x90) di Stefania Paglialunga

dai laghi Pinter (olio su tela 30x90)

martedì 20 dicembre 2011

Ecotrail della Ficuzza 18/12/2011 - Il gran finale

Meglio di così non poteva finire: gran pienone di partecipanti, freddo pungente, percorso moderatamente infangato e pesante, sole nella parte centrale e consueto fascino del paesaggio. Non potevamo chiedere di meglio. Il bosco della Ficuzza ci accoglie in quel silenzio e quella calma che ci avvolge già immediatamente dopo la partenza quando, dalla strada asfaltata che scende verso la stazione, ci addentriamo fra gli alberi cominciando la prima parte della nostra avventura. Il sole ci scalda un poco nella parte che precede la discesa verso il Gorgo Lungo e successivamente verso il Gorgo del Drago. Sono questi due posti veramente incantevoli avvolti da un'atmosfera quasi irreale. Il primo sembra uno di quei luoghi fatati delle favole che ci raccontavano da bambini. Saliamo verso il Pulpito del Re e ci cimentiamo in una danza per restare in piedi percorrendo dei tratti molto fangosi. La discesa finale nel bosco è molto veloce e tecnica. Mentre percorriamo l'ultimo tratto, sentiamo la voce dello sepaker Aldo Siragusa. Sappiamo che tra pochi minuti anche quest'anno avremo completato il circuito Ecotrail Sicilia. Ma già è tanta la voglia di ricominciare. Adesso il trail prende qualche mese di riposo. Ci riposeremo anche noi e a marzo saremo nuovamente pronti a sfidare le montagne della nostra splendida Sicilia.




domenica 11 dicembre 2011

Ecotrail delle cave di Croce Santa - Rosolini 08/12/2011


Marco Saitta - passaggio al 4° km
Fabrizio Saitta - passaggio al 4° km

Le cave di Croce Santa sono veramente affascinanti. Immerse in una valle ricca di piante di carrubo e  piena di formazioni rocciose dalle forme più disparate di cui si percepisce l'antichissima formazione.  La gara si svolge su un percorso in parte variato rispetto allo scorso anno. Il lungo serpentone di atleti lascia il piazzale della partenza alle 10 e si inerpica lungo un sentiero insidioso in cui è frequente lo scavalcamento di muretti a secco e l'attraversamento di tratti rocciosi molto scivolosi. Il notevole traffico iniziale che rallenta notevolmente l'andatura nei primi chilometri finisce in vista del primo passaggio sul traguardo al 4° chilometro circa. Poi i gruppi cominciano ad allungarsi. La giornata viene resa più bella da uno splendido sole ed una temperatura veramente gradevole per chi deve correre. Come ogni anno questa è una gara molto scorrevole e veloce. Il dislivello, pur di tutto rispetto, è infatti abbastanza contenuto e i molti tratti in piano permettono anche agli atleti meno specialisti del trail di poter impostare un ritmo sostenuto. Il finale è sempre lo stesso: tutti quanti con il sorriso sulle labbra festeggiano la vittoria del solito Boumalik e si godono i carciofi, le zucchine, le cipolle e le carrube dei pacchi gara. Per quanto riguarda il circuito Ecotrail Sicilia 2011, siamo quasi in  dirittura d'arrivo. Infatti manca solo l'Ecotrail della Ficuzza che si svolgerà il 18/12/2011.


martedì 1 novembre 2011

Ecotrail della Pizzuta - Piana degli Albanesi 30/10/2011


Un continuo sali e scendi per i monti della Pizzuta. Una gara difficile, ricca di insidie e di splendidi panorami. Forti strappi di salita e insidiose discese molto tecniche. Si parte e si arriva nella Piazza Vittorio Emanuele. Tutti arriviamo con il sorriso sulle labbra. Al vincitore un cannolo di 2 Kg che dovrà mangiare almeno in cinque volte ed a noi comuni mortali uno un pò più piccolo. Questo lo consumiamo subito. Oggi il nostro premio è stato anche questo.




domenica 23 ottobre 2011

Km verticale dei Carbonai - Castelbuono 23-10-2011

La foto di rito in Piazza Margherita prima della partenza

Aldo Siragusa oltre ad essere organizzatore è pure fotografo
Un passo dopo l'altro, dopo il pavet per uscire da Castelbuono, si sale su e sempre più su. Sono 1.024 i metri di ascesa. I castagni lasciano il posto ai lecci ed, infine , agli agrifogli giganti di Piano Sempria. Come sempre ti senti più forte quando arrivi al "Balzo del gatto", ti senti in ogni caso un vincitore. Poi oggi il percorso è stato variato nella parte finale. Da Piano Sempria un sentiero da caprette che ha aggiunto un altro momento di divertimento ad un trail che sicuramente è uno fra i più affascinanti di tutto il circuito. 






martedì 4 ottobre 2011

Corriamo in natura........Ricordando Rosario


Il mondo del trail era a Gibilmanna. A rispondere all'invito anche tantissimi altri che, in nome di Rosario, si sono incontrati per trascorrere una splendida giornata di natura e di sport. Via i cronometri e le rivalità. Dentro la voglia di aggregazione e lo spirito di amicizia. Comune denominatore la splendida ascesa a pizzo S. Angelo ed il meraviglioso bosco di querce attraversato. Tantissimi bambini e famiglie complete, proprio così come avrebbe voluto Rosario. E, da qualche parte lassù, lui guarda e si compiace. E' questo il suo piccolo grande miracolo.


domenica 25 settembre 2011

Ecotrail dei Monti Sicani - Palazzo Adriano 25 settembre 2011


Si parte da un'area a 5 km dal paese. La pioggia ci fa subito capire che non sarà una passeggiata. Sfidiamo anche il vento che si fa sentire impetuoso quando percorriamo un costone a 1.200 mt di quota. Ci sentiamo leggeri leggeri quando scendiamo lungo il bosco percorrendo, come sciatori, un letto di foglie a zig zag che sfida i nostri quadricipiti. Sfioriamo il centro abitato e ci arrampichiamo ancora sul Monte Rose e ci accorgiamo che il nostro conta chilometri mentale segnala che abbiamo abbondantemente superato i 18 dichiarati in partenza. Ne abbiamo fatti circa 21 ma il finale è sempre lo stesso. Tutti quanti felici a festeggiare tutti coloro che, anche in questa occasione, hanno vissuto la magia che ad ogni occasione il trail sa regalare.


domenica 18 settembre 2011

La mia Ecomaratona di Pantelleria - 04/09/2011

Lo scenario è uno di quelli più accattivanti in cui si possa correre un'ecomaratona. Purtroppo per me l'avventura finisce a metà circa del percorso. La forte contusione all'alluce del piede sinistro occorsa durante il viaggio di andata in nave, infatti, mi costringe ad un ritiro annunciato al 23° Km circa. Durante la traversata per raggiungere Pantelleria, a causa della forte umidità della notte, scivolo su un gradino della scala della nave e sbatto violentemente il dito. Il dolore fortissimo si concretizza in un enorme gonfiore ed un ematoma che rende difficile anche camminare e riduce al lumicino le speranze di prendere il via l'indomani. Il mattino mi sveglio di buon'ora e constato quanto temevo: dopo aver indossato le scarpe, l'alluce fa molto male e la decisione di non partecipare alla gara è praticamente presa. Faccio qualche prova e riesco a camminare meglio, poi abbozzo una corsettina e voglio credere che forse posso partire. Infatti puntualmente alle 8.30 mi schiero sotto l'arco e comincio l'avventura. Nei primi chilometri riesco a correre decentemente ma mi rendo conto che, soprattutto in discesa, non riesco a procedere correttamente. Poggio infatti solo il tallone e l'andatura è molto precaria. Intorno al 14° Km mi sento particolarmente solo: nessuno davanti e nessuno dietro anche in lontananza. Ad un tratto mi si avvicina un ragazzo con la mountain bike. Gli chiedo: "Sono l'ultimo è vero?" Lui mi dice di si e continua a seguirmi segnalando la mia posizione ai vari punti di ristoro. Lungo il percorso incontro Mimmo Patti, uno dei miei compagni di avventura sul Cervino, che, dall'interno di un furgone, mi indica che si è ritirato a causa di un infortunio. La tentazione di fermarmi è forte. Decido di andare avanti, ma l'alluce comincia a farmi veramente male. Sento la scarpa stretta e, ad ogni passo le fitte di dolore aumentano. Arrivo al 23° Km e sono ancora in compagnia di Daniele il ragazzo che mi accompagna con la bici. Decido che non è più il caso di continuare e prendo la fatidica decisione. Comunico la mia intenzione di ritirarmi. Forse a causa della tensione nervosa o forse a causa del dolore sempre più pungente, scoppio in un pianto a dirotto come non mi accadeva da bambino. Mi sdraio per terra ad aspettare la macchina che mi viene a prendere ed abbandono così definitivamente la voglia matta che avevo di terminare la gara. Adesso sono molto triste ma mi rendo conto che, se avessi continuato, probabilmente mi sarei fatto veramente male e avrei compromesso le mie corse future. Così ho conosciuto anche il ritiro ed ho capito in maniera ancor più forte che è importante non arrendersi ma è altrettanto importante avere la forza di fare un passo indietro. Durante il ritorno in auto incontro anche mio fratello Marco che, letteralmente stravolto, mi dice di essere crollato mentalmente e di essersi fermato improvvisamente. Anche lui si ritira ed in auto, come me, raggiunge il traguardo.


mercoledì 10 agosto 2011

Cervino X-Trail - 7 agosto 2011

Passaggio al 10° km



Passaggio al 10° km
Che si sarebbe trattato di una gara durissima l'avevamo compreso già dal giorno precedente. Il cielo sempre coperto e la pioggia incessante avevano lasciato poca possibilità alle speranze di una gara sotto il sole. Ci presentiamo infatti alle sette del mattino alla partenza presso l'area attrezzata di Champleve avvolti dalla  nebbia e bagnati da una fittissima pioggia. Partiamo puntualissimi intorno alle 7.30 affrontando l'insidiosa discesa in picchiata verso Valtournenche lungo un bosco. Il terreno è particolarmente scivoloso e bisogna stare molto attenti a non scivolare sulle rocce bagnate. Giunti in paese imbocchiamo la strada che sale verso Crepin e cominciamo a salire verso la balconata del Cervino un percorso di circa 3 km in piano dal quale, nelle giornate di sereno, si corre con la vista costante su tutta la parte alta della valle. Le tre gallerie che incontriamo ci riparano per qualche minuto dalla pioggia che continua incessante. Sono completamente inzuppato ma questo tratto risulta suggestivo anche così perché sembra di correre sospesi in mezzo alle nuvole e finalmente al km 10 si arriva al 1° punto di ristoro presso l'area Perreres. Adesso si ricomincia a salire lungo il sentiero 107, una bella arrampicata lungo il bosco e finalmente siamo a quota 2.100 circa. Abbiamo raggiunto il sentiero 35 che ci porterà al rifugio Duca degli Abruzzi a quota 2.800 mt. Si sale e si scende più volte lungo un percorso molto meno appariscente ma nel quale si individuano molto bene le indicazioni in rosso apposte dagli organizzatori. Si attraversano parecchi torrenti anche molto impetuosi, finisco un paio di volte con le gambe a mollo. Adesso sono un po' in difficoltà, le scarpe sono completamente inzuppate ed i piedi cominciano a farmi male. Ma la voglia di continuare è forte, la vista dall'alto della valle e poi di Cervinia rendono l'idea che stiamo passando in alto. Mentre si percorre una delle tante creste delle morene, qualche timido raggio di sole dissipa la fitta coltre di nebbia e ci mostra una parte delle vette che abbiamo sopra di noi. Faccio amicizia con uno stambecco e continuo il sali e scendi che, finalmente, mi porta al punto più alto del percorso dove finalmente ci attende il punto di ristoro. Si continua tra le pietraie delle morene con spettacolari scenari fino a raggiungere Plain Maison, si passa sotto la diga del lago di Goillet e si intraprende una strada in piano lungo una ferrovia che seguiamo per alcuni km. Da lontano scorgiamo in mezzo al bosco Cheneil il piccolo paesino dal quale comincerà la discesa verso l'arrivo. Ci aspettano però ancora parecchi tratti di discesa e salita. Quando credi di essere in prossimità, ecco che ti si presenta un nuovo tratto duro e poi ancora un altro. I piedi adesso sono veramente provati, sento un chiodo fisso sotto la pianta destra (poi rivelatasi una piaga) e ho preso due storte alla caviglia destra a causa delle rocce scivolose. Si arriva a Cheneil e si comincia a scendere lungo un sentiero a zig zag nel bosco molto insidioso e bagnato. Ormai non riesco più a correre, ho troppi dolori ai piedi ma sono contento perché sono vicino a terminare una gara secondo me molto dura (ovviamente per le mie potenzialità). Dopo il tratto nel bosco finalmente sono nuovamente in vista dell'arrivo. Volatona finale con festa grande delle mie figlie e di Vincenzo (il figlio di Gianmauro Scardavi). E festa grande dei miei compagni di avventura. Un bel gruppo quello del team Sicilia in terra valdaostana. Concludo in 8h 11m e mi sento veramente soddisfatto. Adesso ci ritroviamo tutti insieme sotto il gazebo per la premiazione, ci facciamo sentire quando qualcuno dei nostri viene premiato e la sera ceniamo tutti insieme per festeggiare.


martedì 7 giugno 2011

Ecomaratona delle Madonie - 5 giugno 2011


Fabrizio Saitta dopo l'arrivo
Il grande Franco Mura appena giunto al traguardo
Poche cose sono più gratificanti della consapevolezza di poter contare sulla tua forza fisica e mentale. Proprio quando ti sembra di dover mollare, allora è proprio in quel momento che scatta qualcosa in te che ti permette di fare un altro passo, poi un altro e...poi ancora un altro. Se poi lo scenario in cui tutto ciò si verifica è quello in cui tutti quanti abbiamo vissuto questa splendida domenica, allora si compie la magia che solo una gara come questa può far vivere. Non c'è l'ossessione del tempo a condizionare la prestazione, tuttavia ognuno di noi tenta sempre di migliorarsi, di dare il meglio, di scoprire una parte del proprio essere che in altri contesti non potrebbe venire fuori. Personalmente mi sento uno dei fortunati che può godere di tutto ciò ed addirittura condividerlo con tutta la mia famiglia. Non vi lasciate ingannare dalle espressioni che vedete nelle foto sopra. Abbiamo appena finito una gara massacrante, ma dentro di noi siamo felici, solo che ci mancano al momento le forze per dimostrarlo.
Per la cronaca la gara si è svolta in una giornata di sole caldo e fortemente ventosa. Il vento ha sicuramente condizionato le prestazioni di tutti ma ha anche mitigato gli effetti della temperatura elevata. Un particolare complimento deve essere fatto a mio avviso all'organizzatore Roberto Cipriano ed al curatore del percorso Mimmo Patti, dal mio punto di vista praticamente perfetto. La natura ha fatto il resto. Il percorso, in molti tratti coperto da un soffice manto di erba verde, rendeva ancora più agevole il passo degli atleti. Adesso si pensa già alla prossima ecomaratona o al prossimo ecotrail, purchè vengano vissuti con lo stesso spirito e la stessa mentalità.

Il video



giovedì 5 maggio 2011

Ecotrail della Luna - 30 aprile / 1 maggio 2011. La mia prima volta...sul podio


Da sinistra: Sergio Piscitello, Giovanni Scardavi, Fabrizio Saitta


L’esperienza di arrivare al traguardo al terzo posto provata nella gara serale 1° tappa del 30 aprile ancora mi mancava. Molto probabilmente non la proverò più, e proprio per questo la ricorderò per sempre. E ricorderò anche con gratitudine il gesto di Rosario Barcellona e Mario Guzzetta che mi hanno aspettato per tagliare il traguardo insieme a loro. Ma ricorderò in modo altrettanto positivo la grande partecipazione di tutti gli atleti che normalmente arrivano nelle prime posizioni che, in modo estremamente sportivo (come usualmente accade nel trail), hanno salutato la classifica assolutamente inaspettata con entusiasmo e complimenti. Senza l’incidente causato da un errore nella prima parte del percorso, i primi che avevano già accumulato parecchio vantaggio, non avrebbero dovuto recuperare tanta strada e sicuramente il copione sarebbe stato sempre lo stesso di ogni gara. A volte trovarsi nella seconda metà del plotone può tornare utile ed, infatti, il gruppetto nel quale mi trovavo è riuscito ad imboccare la strada corretta grazie al pronto intervento dell’organizzatore Aldo che, nel frattempo, ci aveva raggiunto. Le giuste gerarchie sono state ripristinate nella seconda tappa del giorno successivo. Anche questa accorciata di circa 6 Km a causa di problemi organizzativi ma altrettanto dura ed appagante. Si conclude con i soliti noti sul podio e con le espressioni sempre sorridenti di tutti i partecipanti che hanno sfidato la salita ed i gradoni di Sclafani Bagni  e la salita finale di Caltavuturo lungo la quale era persino difficile non scivolare a causa della pioggia fitta. Entrambe le gare sono risultate ottimi test in vista dell’Ecomaratona delle Madonie, gara da non mancare, che il 5 giugno vedrà impegnati atleti da tutta l’Italia ed anche dall’estero nel mitico ed incantevole scenario del parco delle Madonie. Per la descrizione di parte del percorso vi rimando a questo link ed al sito ufficiale.
Carissimo sei stupendo....
Ecco come ci si riduce dopo una gara di trail
Foto di Melchiorre Bernardone




lunedì 14 marzo 2011

Ecotrail di Monte Pellegrino - 13 marzo 2011

Puoi percorrerlo in lungo e in largo dieci, cento, mille volte ma Monte Pellegrino non finisce mai di stupirti. Con paesaggi mozzafiato che, anche in assenza di totale visibilità, ti incantano e ti rapiscono. Da parecchi anni ormai mi alleno e percorro i tanti sentieri che sono presenti ma, con grande meraviglia, mi accorgo che altrettanti ancora non li conosco. E' non è un caso che, in occasione dell'Ecotrail di Monte Pellegrino, abbia conosciuto un nuovo percorso che ci porta nel punto più alto a circa 600 mt di altitudine con un panorama che non è possibile rendere con le parole ed anche la splendida e molto tecnica discesa che da lassù ci porta, quasi in picchiata, nuovamente al santuario di S. Rosalia. Gli scalini di pietra estremamente scivolosi per la pioggia della notte mettono a dura prova l'equilibrio e rendono ancora più affascinante, ove ce ne fosse bisogno, l'avventura dei quai 200 partecipanti alla gara o alla prova non competitiva. Non può non rapirti la sensazione di potenza che provi al termine dell'ascesa lungo la Valle del Porco che, in meno di un Km, ti porta al santuario e la velocità che ti accompagna lungo la discesa della "Rufuliata" che ci riporta nuovamente giù in vista del traguardo. 



lunedì 14 febbraio 2011

Trail Running Experience di S. Valentino - 13 febbraio 2011

L'occasione è di quelle ghiotte per conoscere un altro angolo di bellezza che la nostra terra e la nostra città ci offrono. In attesa dell'inizio del circuito trail del 2011, quale migliore occasione per rodare le articolazioni dopo la lunga sosta. Dopo la salita lungo un percorso suggestivo, giungiamo alla meta: siamo ospiti di un eremita che ha fatto di un antico osservatorio militare posto sulla sommità del monte Gallo la sua dimora e l'ha arricchita ricoprendola interamente di mosaici. La vista dello splendido panorama che godiamo da lassù ci lascia a bocca aperta e non è sicuramente da meno lo stupore alla vista dell'interno della costruzione. A far da contraltare, lungo la via del ritorno, la vista degli scheletri delle case costruite sulla montagna risalenti agli anni '70. Sono lì in mezzo al verde a testimoniare uno degli scempi più grandi della storia della nostra città. Anche questo, ma per motivi opposti, ci lascia a bocca aperta.

Il video


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