Dai laghi Pinter (olio su tela 30x90) di Stefania Paglialunga

dai laghi Pinter (olio su tela 30x90)

lunedì 24 dicembre 2012

Salita a Monte Cuccio - 24/12/2012

Vista di Palermo

L'ultima fatica

La vetta



Insieme a Stefania approfittiamo della splendida giornata per vedere la città da lassù, per ammirare a 360 gradi la bellezza della conca d'oro. Partiamo dal cimitero di san Martino e saliamo lungo la strada che, tornante dopo tornante, ci conduce a portella S. Anna. Imbocchiamo quindi la strada a destra che continua a salire  verso la cresta in direzione monte Cuccio. La salita alterna tratti molto ripidi ad altri più abbordabili, comunque è costante fino a quando, arrivati in quota, si comincia a scendere verso il piano proprio sotto la vetta. Incontriamo un paesaggio veramente incantevole, coperto abbondantemente dal prato e popolato per molti tratti da pinete. Si passa da una grande vasca in cui è raccolta una notevole quantità d'acqua che attira tante mucche che rendono il terreno particolarmente insidioso e, subito dopo, si comincia la salita finale. Questa è molto ripida e nel primo tratto passiamo da un bosco per poi uscire ed affrontare gli ultimi tornanti allo scoperto. Inutile sottolineare il panorama che, in ogni punto, evidenzia tutta la costa fino a san Vito e tutta la parte interna per molti chilometri. Finalmente siamo in cima e guardiamo da vicino ciò che abbiamo sempre visto da sotto come un gigante che domina la città. L'assenza di foschia ci permette di scorgere anche Ustica e la nostra fatica è ampiamente ripagata. Come sempre accade, facciamo fatica ad andar via. Ma qualcosa mi fa pensare che ritorneremo presto, chissà magari con Martina e Chiara. Penso che, vinta la voglia di restare a letto, saranno contente di vedere il mondo da quassù! 

sabato 22 dicembre 2012

Pizzo Manolfo -Portella S.Anna - San Martino - 22/12/2012

Il panorama dal lato di Pizzo Manolfo
Lungo la salita verso Pizzo Castellazzo


Già da qualche settimana avevo cercato di organizzare un'uscita in MTB che mi permettesse di raggiungere la vetta di monte Cuccio per poi scendere da San Martino. Le piogge che, regolarmente, concentravano la loro presenza nei fine settimana avevano impedito il realizzarsi di questo progetto. Anche questa mattina, puntualmente come per una maledizione, il cielo era coperto e la pioggia abbondante. Quando un piccolo squarcio nel cielo rivela qualche timido raggio di sole, allora non ho più dubbi: prendo la bici ed esco pronto ad affrontare la strada anche in queste condizioni. Mi incontro con il nipotino (per modo di dire) Emanuele e partiamo verso l'imbocco per la salita di Pizzo Manolfo. Cominciamo a salire e l'aria è frizzante, molta umidità, un giusto tasso di fangosità e una grande voglia di salire. Gli ingredienti ci sono tutti e, pedalata dopo pedalata, raggiungiamo il belvedere per poi inoltrarci nel bosco. Continuiamo a salire verso la cima quando il cielo si copre improvvisamente, la temperatura continua a scendere e una bella scarica d'acqua ci invita a considerare seriamente la possibilità di tornare indietro. Tuttavia la voglia di raggiungere l'obiettivo è tanta e decidiamo di andare avanti senza indugi. Dopo qualche minuto la pioggia è diminuita e adesso possiamo proseguire. Imbocchiamo la strada verso pizzo Castellazzo ed arriviamo in prossimità del bivio che scende verso la strada asfaltata che porta a Pian dell'Occhio. Una volta giunti in prossimità dello "Zio Caliddu" dovremo abbandonare la strada e cominciare la salita verso Portella S. Anna. Troviamo una strada in mezzo ad un bosco di pini, si notano le conseguenze del terribile incendio di quest'estate. La strada, già scavata profondamente dall'acqua, è continuamente interrotta dai tronchi degli alberi semi carbonizzati caduti naturalmente o tagliati appositamente. Non risulta particolarmente agevole salire con questo terreno ma ci stiamo divertendo molto e, laddove non possiamo stare in sella, spingiamo volentieri e ci godiamo il panorama che diviene sempre più affascinante. Finalmente arriviamo in cima a portella S. Anna ed, in prossimità di un quadrivio analizziamo l'eventualità di continuare per la cima di monte Cuccio. Siamo nel punto in cui comincia la discesa per San Martino e ci fermiamo in prossimità di un bunker che domina un panorama bellissimo. Dopo una breve consultazione, decidiamo di rimandare la salita. Le condizioni meteo peggiorano di minuto in minuto e la nebbia si avvicina velocemente. Cominciamo quindi la strada verso san Martino non dopo aver scattato qualche foto alla nostra città vista da quassù. Riusciamo a godere di qualche raggio di sole prima di arrivare in piazza e, durante la discesa verso Palermo, veniamo colti da una fortissima grandinata. Ormai però è fatta e, incuranti delle condizioni, procediamo appagati verso una meritata doccia bollente.

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