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Fabrizio Saitta dopo l'arrivo |
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Il grande Franco Mura appena giunto al traguardo |
Poche cose sono più gratificanti della consapevolezza di poter contare sulla tua forza fisica e mentale. Proprio quando ti sembra di dover mollare, allora è proprio in quel momento che scatta qualcosa in te che ti permette di fare un altro passo, poi un altro e...poi ancora un altro. Se poi lo scenario in cui tutto ciò si verifica è quello in cui tutti quanti abbiamo vissuto questa splendida domenica, allora si compie la magia che solo una gara come questa può far vivere. Non c'è l'ossessione del tempo a condizionare la prestazione, tuttavia ognuno di noi tenta sempre di migliorarsi, di dare il meglio, di scoprire una parte del proprio essere che in altri contesti non potrebbe venire fuori. Personalmente mi sento uno dei fortunati che può godere di tutto ciò ed addirittura condividerlo con tutta la mia famiglia. Non vi lasciate ingannare dalle espressioni che vedete nelle foto sopra. Abbiamo appena finito una gara massacrante, ma dentro di noi siamo felici, solo che ci mancano al momento le forze per dimostrarlo.
Per la cronaca la gara si è svolta in una giornata di sole caldo e fortemente ventosa. Il vento ha sicuramente condizionato le prestazioni di tutti ma ha anche mitigato gli effetti della temperatura elevata. Un particolare complimento deve essere fatto a mio avviso all'organizzatore Roberto Cipriano ed al curatore del percorso Mimmo Patti, dal mio punto di vista praticamente perfetto. La natura ha fatto il resto. Il percorso, in molti tratti coperto da un soffice manto di erba verde, rendeva ancora più agevole il passo degli atleti. Adesso si pensa già alla prossima ecomaratona o al prossimo ecotrail, purchè vengano vissuti con lo stesso spirito e la stessa mentalità.
Il video
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