|
In vista del traguardo |
|
Arrivo in compagnia di Franco Mura |
|
In attesa della partenza |
Nel circuito Ecotrail Sicilia
questa è senz'altro la gara più impegnativa, non tanto per la lunghezza del
percorso (30 km), quanto per il dislivello e per le caratteristiche del
paesaggio che si attraversa. Si parte da Piano Provenzana a quota 1.800 s.l.m., un luogo che porta ancora
i segni di una delle recenti eruzioni che ha completamente sepolto il rifugio.
Da qui cominciamo una discesa che ci porta in circa 6 km a quota 1.600. Un bel
percorso, quasi totalmente nel bosco, che
può trarre in inganno chi non conosce o non ha studiato il tracciato. Giungiamo
infatti nei pressi del rif. Citelli e da questo punto si comincia a fare sul
serio: comincia la salita verso quota 2.200 dove percorreremo una cresta
proprio sopra la valle del Bove. Lo spettacolo da quassù è stupendo: da un lato
il mar Jonio e dall'altro un mare di lava all'interno di un enorme bacino. Si cammina
su e giù su un costone di rocce vulcaniche ricoperto di lapilli e polvere di
lava e per più di 1 km la cresta è popolata da un serpentone di atleti.
Finalmente comincia la discesa, la sabbia lascia il posto ai lapilli e a
cespugli di piante aromatiche dal profumo molto intenso e dalle spine molto
appuntite: devo fermarmi infatti per rimuoverne alcune ben piantate sotto la
pianta del piede. È molto suggestivo scendere fra i ciottoli di lava simulando
i movimenti di uno sciatore e, se poi consideriamo che durante il percorso
incontriamo numerosi nevai ricoperti dalla sabbia, il paragone risulta molto
azzeccato. Al 16 km passo nuovamente dal punto di partenza ed incontro
Stefania, Chiara e Martina che, come al solito, mi danno la carica incitandomi;
adesso ne ho proprio bisogno perché, fra circa 5 km di discesa, inizierà il
tratto più duro della gara: sono i 900 mt di dislivello in circa 6,5 km che da quota 1.500 ci
porteranno ai 2.420 del km 26,5. Mi raggiunge il mio amico Franco Mura che mi
farà compagnia (molto preziosa) fino al traguardo. La pendenza diventa
veramente notevole ed in questo tratto l'imperativo è di gestire le proprie
forze. Le salite sono il mio punto debole ed adesso è molto importante soprattutto
la tenuta mentale: passeremo infatti attraverso morene formate dalla lava sopra
crateri molto profondi e sotto un sole cocente proprio nel momento più caldo
della giornata. È davvero impegnativo salire sulle dune di sabbia nera quando
fai un passo e scivoli di due. La scorta idrica ed i sali diventano essenziali
e così', fra una sosta per bere o mangiare ed una per ammirare il posto davvero
unico, giungiamo alla fine della salita. Solo 3,5 km e taglieremo il traguardo
a Piano Provenzana. Ancora una volta affrontiamo una discesa stile slalom
speciale e finalmente siamo in vista dell'arco dell'arrivo. Arriviamo in 5 ore
e 59 minuti e l'espressione di soddisfazione si legge ampiamente nei nostri
sguardi malgrado la fatica. Devo davvero ringraziare Franco per la compagnia e
per il sostegno morale che mi ha dato soprattutto nella salita finale.
Nessun commento:
Posta un commento