La ASD Sportaction
Partiamo alle ore 10 in punto. Siamo accompagnati da una splendida giornata. Dalla quota del Santuario cominciamo a salire lungo un percorso ricco di profumi intensi e dolci della nostra terra, la salvia, l'origano, le carrubbe. Qualcuno, sentendo il profumo del finocchietto, evoca la pasta con le sarde. Non appena emergiamo siamo sopra alla Cava e il paesaggio è orizzontale, piatto, pochi e radi gli alberi sono ulivi e carrubi maestosi e forti. Attraversiamo estesi campi, appena arati con la terra fine mobida piacevole da calpestare e nera, circondati da muretti a secco. Saltiamo spesso per superarli. Passiamo all'interno di un borgo contadino e percorriamo una strada letteralmente scavata nella roccia. Facciamo le acrobazie per non scivolare. La roccia calcarea chiara, erosa in ogni direzione dall'uomo dall'acqua e dal vento, è predominante. Entriamo nel letto di un fiume in secca ma non riusciamo ad evitare di impantanarci. Teniamo sempre d'occhio la fettuccia bianca e rossa che indica il percorso. Affrontiamo una scivolosa discesa ed arriviamo nuovamente all'eremo scavato nella roccia, luogo simbolo della pace e della tranquillità. Abbiamo percorso circa 12 Km ma la sensazione, almeno la mia, è di averne fatti molti in meno. Mi sento appagato. Attendo anche l'arrivo di Stefania. Anche lei appare soddisfatta, nonostante il dolore al ginocchio. Adesso si che sono veramente convinto che è valsa veramente la pena di percorrere circa 700 Km ed 8 ore di strada. Vedo l’espressione delle mie figlie. Anche loro mi appaiono serene e contente. Noi, che le feste le sognamo meno “comandate”, l'8 dicembre lo festeggiamo anche così.
Il nostro "uomo delle stelle" Franco Mura che la sera prima della gara ci ha fatto osservare il cielo di Rosolini
e quale migliore occasione per scoprire angoli nascosti della sicilia fuori dagli stereotipi?
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